La canzone del Grappa

Monte Grappa, tu sei la mia patria,
sovra te il nostro sole risplende,
a te mira che spera ed attende,
i fratelli che a guardia vi stan.

Contro a te già s’infranse il nemico,
che all’Italia tendeva lo sguardo:
non si passa un cotal baluardo,
affidato agli italici cuor.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria,
se la stella che addita il cammino,
sei la gloria, il volere, il destino,
che all’Italia ci fa ritornar.

Le tue cime fur sempre vietate,
per il pie’ dell’odiato straniero,
dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero
che pugnando più volte tentò.

Quale candida neve che al verno
ti ricopre di splendido ammanto,
tu sei puro ed invitto col vanto
che il nemico non lasci passar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.

O montagna, per noi tu sei sacra;
giù di lì scenderanno le schiere
che irrompenti, a spiegate bandiere,
l’invasore dovranno scacciar.

Ed i giorni del nostro servaggio
che scontammo mordendo nel freno,
in un forte avvenire sereno
noi ben presto vedremo mutar.

Monte Grappa, tu sei la mia Patria, ecc.

Paroles Emilio De Bono, Musique Antonio Meneghetti, 1918

Cette chanson a été composée en 1918 par le capitaine Antonio Meneghetti, sur des paroles du général Emilio Di Bono, en l’honneur des soldats italiens qui ont combattu les troupes austro-hongroises sur le Monte Grappa.
La première phrase des paroles
Monte Grappa tu sei la mia patria
est gravée au sommet du Monte Grappa, sur la porte Roma ouvrant la “via eroica” qui relie les ossuaires où reposent les dépouilles des plus de 22.000 soldats des deux camps tombés au combat.

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